Gli interventi assistiti con gli animali, comunemente chiamati Pet Therapy, sono attività rivolte principalmente a persone affette da deficit motori, cognitivi, neuromotori o con dipendenze di vario tipo. Non ci sono limitazioni di età, di patologie, ed è ampiamente dimostrato che è possibile migliorare la salute e il benessere delle persone con l’ausilio di “pet”, ovvero di animali da compagnia.
Prima di intraprendere qualsiasi percorso con la mediazione di un animale è fondamentale valutare non solo i benefici, ma anche le controindicazioni. I medici e gli specialisti che seguono le persona per la quale è richiesto l’intervento ne valuteranno tutti gli aspetti; i risultati non saranno uguali per tutti gli individui e anche la scelta del tipo di animale sarà peculiare.
Anche in questo frangente il lavoro di squadra è fondamentale, è necessario collaborare con un team multidisciplinare in grado di gestire la complessità della relazione uomo-animale; per questo verranno coinvolte diverse figure professionali, sanitarie e non. Il medico, lo psicologo, l’educatore cinofilo, il veterinario, l’insegnate, sono alcune delle principali persone coinvolte: tutti concorrono alla progettazione e alla realizzazione dell’intervento, ognuno per le proprie competenze.
Ad oggi è possibile lavorare con questi animali: cane, gatto, cavallo, asino e coniglio.
La scelta prevede specie domestiche in grado di instaurare relazioni sociali con l’uomo.
Un animale non vale l’altro: tutto va studiato e pianificato prendendo in considerazione la situazione in ogni suo aspetto saliente.
L’animale in questi interventi sta ”lavorando” e quindi va predisposto e tutelato; è importante sempre salvaguardare il benessere e la salute dell’utente/paziente e dell’animale stesso.

Classificazione degli interventi assistiti con gli animali
In base agli ambiti di attività gli IAA si classificano in:
Attività assistita con gli animali (AAA)
Si tratta di attività con finalità di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione; l’obiettivo è promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale.
Possono essere interventi individuali o di gruppo, si impara a conoscere l’animale grazie a stimoli sensoriali ed emozionali: l’obiettivo è un reciproco benessere.
Educazione assistita con gli animali (EAA)
Rientrano in questa categoria gli interventi, singoli o di gruppo, di tipo educativo che hanno il fine di promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione ed inserimento sociale delle persone in difficoltà. Migliorano la qualità di vita delle persone, rafforzano l’autostima del soggetto coinvolto, generano benessere.
Terapia assistita con gli animali (TAA)
Sono interventi a valenza terapeutica che richiedono una prescrizione medica.
Sono finalizzati alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale. Il target di riferimento sono i soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine.
Tutti questi interventi possono essere svolti nelle scuole (di tutti i gradi), nei centri estivi, nei centri diurni che accolgono persone con disabilità fisiche e cognitive, nelle case di riposo, ospedali, case famiglie o comunità di recupero. Talvolta l’animale raggiunge l’utenza, in altre situazioni sono le persone a recarsi in ambienti specifici atti allo svolgimento dei percorsi.
Perchè la Pet Therapy è efficace
Parto con la premessa che noi umani siamo creature sociali, abbiamo per nostra natura bisogno di instaurare legami e rapporti con altri esseri viventi. Questi legami giovano alla nostra psiche, al nostro fisico; un’eventuale assenza si ripercuote negativamente sulla nostra persona generando ansia, disperazione, frustrazione, stress. Tutti questi scompensi si possono tramutare in disturbi fisici, psichici e talvolta in malattie croniche vere e proprie.
La Pet Therapy è in grado di stimolare la sfera affettiva ed emozionale dell’essere umano; crea empatia, promuove l’instaurarsi di una relazione benefica, genera benessere.
Quanto ci aiutano i nostri amici a quattro zampe!
Vi racconto la mie esperienza con la Pet Therapy
Dal 2012 al 2019 ho lavorato come coadiutore del cane in interventi di attività assistite.
Vi ho preso parte con Apple, la mia Labrador, i miei meticci Sherry e Freud e ho collaborato con una collega assistente sociale e i suoi cinque magnifici Jack Russell.
Sono state esperienze importanti, arricchenti, che mi hanno permesso di aumentare la profondità di comprensione della relazione con fido. Quella su cui incentro anche oggi le mie consulenze.

Insieme alla casa di riposo IPark di Vicenza
Collaborando con gli educatori e gli psicologi di questa casa di riposo abbiamo sartorialmente costruito un progetto per le persone residenti nella struttura.
Sempre di più gli anziani vivono situazioni di solitudine e spesso quando vengono spostati in queste residenze l’adattamento è difficoltoso.
Grazie all’interazione con i cani abbiamo lavorato per stimolare l’umore, le abilità motorie e tattili, l’emotività e la socializzazione con gli altri ospiti. Queste attività hanno avuto benefici, a lungo termine, sul piano fisico e psicologico e hanno aumentato l’interazione tra gli ospiti anche una volta concluse le sessioni di Pet Therapy.
Con i ragazzi all’ISS Almerico Da Schio – Vicenza
L’obiettivo che ci siamo posti con questa scuola è stato quello di aumentare l’inclusione sociale dei ragazzi protagonisti dell’attività e dar loro un ruolo temporaneo di insegnate, provando così l’esperienza di condividere quanto appreso con i loro professori.
Un progetto che ha puntato quindi sullo sviluppo delle capacità di comunicazione e anche motorie, dato che diversi erano i giochi da fare con i cani.
Tanti sono i benefici apportati sulla sfera personale e dell’autostima, sulla condivisione e la relazione ed in particolar modo sull’inclusione sociale. Spesso gli adolescenti si sentono soli e fragili, il cane oltrepassa la loro barriera emozionale facendoli sentire amati, apprezzati, in connessione. Che dono poter essere parte di queste evoluzioni personali!
Anche con i più piccoli: insieme all’Asilo Nido Birichinopoli di Vicenza
Con il gioco e il divertimento possiamo davvero costruire una sana relazione tra cani e bambini.
In questa occasione abbiamo lavorato con infanti di età compresa tra i 20 e i 30 mesi circa; li abbiamo suddivisi in gruppi omogenei per età, livello cognitivo e motorio.
Le educatrici del nido hanno lavorato a lungo per preparare i piccoli alla Pet Therapy e questo ha permesso una buona riuscita del progetto. Abbiamo stimolato la comunicazione, l’empatia, la relazione, la creatività; i bambini hanno appreso le specificità degli animali, imparando il giusto modo per approcciarsi a loro. Un grande lavoro di percezione e condivisione che sono certa avrà lasciato un segno indelebile in questi piccolini.
In memoria di:
Apple, Sherry e Freud, i miei cani che mi hanno accompagnato per anni nei progetti di Pet Therapy in asili, scuole materne, superiori, centri diurni per persone con disabilità e case di riposo.
Senza di loro, nulla sarebbe stato possibile!
Si sono preparati e donati, sono riusciti a entrare nei cuori di persone emarginate dalla società, senza barriere!
Perché un cane non guarda se sei bello, brutto, apprezzato, giovane o anziano, sei hai delle difficoltà fisiche o cognitive. Se tu lo rispetti, lui lo fa con te!
La cosa più straordinaria di tutte è quando ho visto i miei cani donare un sorriso, un contatto fisico a chi magari non lo ha mai ricevuto o non lo riceveva da anni…
QUESTO MI HA SCALDATO IL CUORE e mi ha sempre fatto capire che ero nel posto giusto al momento giusto, che loro erano speciali!
Hanno insegnato a tanti bambini il rispetto per l’altro, che un cane è bello, ma che non è un gioco, che ogni specie percepisce il mondo con i suoi occhi o con il suo naso!
Grazie per esserci stati, per aver condiviso con me un pezzo della mia vita in modo straordinario!
Federica, la vostra Mamma Cinofila







