Imparare a relazionarsi correttamente con il cane, nel rispetto della sua natura e della sua indole, è possibile. É un tassello, importante e delicato, di un’amicizia che si rivelerà davvero unica. Ma come si fa?
Sicuramente possiamo insegnarlo ai nostri bambini, fin da subito.
Loro, proprio come i nostri amici pelosi, apprendono tramite le esperienze positive, soprattutto giocando. Ecco quindi che il gioco è davvero l’occasione per trasmettere dei concetti fondamentali, in una modalità a misura dei più piccoli.
Libretti illustrati, disegni da colorare, esercizi per capire e ricordare come è fatto il corpo dei nostri pelosi o come esprimono le loro emozioni saranno momenti di svago, ma soprattutto la base da cui partire per spiegare ai nostri bambini che il cane prova emozioni, le esprime, che ama dei comportamenti, mentre non ne apprezza degli altri.
Impareranno, ad esempio, che le coccole sulla pancia e sulla schiena sono molto apprezzate, mentre quelle sulla testa, sulle orecchie e sulla coda no; decifreranno le reazioni di fido, il suo abbaiare o scodinzolare. Riconosceranno quando vuole giocare, o finalmente riposare in pace.
Apprendere queste cose, giocando, creerà consapevolezza nel bambino e soprattutto eviterà spiacevoli inconvenienti e reazioni improvvise del cane, scatenate da comportamenti inadeguati.
I cani, come le persone, sono individui unici: conoscerli e rispettarli è un dovere e la base per una relazione in cui tutti si sentano compresi.
Questa unicità si rivela anche nei gusti: anche tra conspecifici infatti, gli animali possono manifestare preferenze e comportamenti diversi. Ecco quindi che entrare in sintonia con il proprio è la condizione di partenza per conoscerlo e scoprire le sue preferenze.
In merito al contatto fisico, ad esempio, alcuni cani amano le coccole, altri hanno una cosiddetta bolla prossemica e sono quindi molto sensibili allo spazio di interposizione. Questo significa che un approccio troppo diretto o comunque una distanza troppo breve, potrebbe farli agitare e renderli irritabili, aumentare le loro paure e la loro aggressività.
Conoscere il cane e trasferire questi concetti ai bambini, nel modo più opportuno, è l’unica strada per creare tra di loro una relazione positiva e di valore.
Cani: uno per tutti, tutti per uno? Assolutamente no!
Ogni animale è unico, ogni padrone ha impostato delle regole per il suo amico a quattro zampe. Educare i nostri figli a non toccare i cani degli altri, magari quelli che incontriamo per strada, o comunque a relazionarsi con rispetto, è imprescindibile.
I cani sono effettivamente irresistibili per la maggior parte dei bambini, ma non per questo devono subire un contatto fisico che non vogliono e che li può mettere a disagio. Questo infatti potrebbe scatenare reazioni aggressive improvvise, non perché il cane è cattivo, ma perché abbiamo invaso il suo spazio e questo è il suo modo di difendersi.
Anche il tono di voce alto dei bambini, la loro naturale irruenza e vivacità, può creare nel cane un forte disagio: prevenire queste situazioni è fondamentale.
Come farlo? Educando i bambini sin da piccolissimi.

Al mio cane piace…
Mi immagino già una filastrocca, una canzoncina, che inizia proprio così: al mio cane piace… E poi subito ad aggiungere le coccole, i biscotti, la passeggiata, giocare con la pallina, il solletico sulla pancia, correre al parco, leggere la storia la sera, prima di addormentarsi!
Chi più ne ha, più ne metta!
Usiamo tutte le attività divertenti, ludiche e creative possibili per trasferire questi concetti ai nostri nanetti! Sempre ricordandoci che ogni cane ha le sue preferenze, proprio come noi umani.
Il gioco è la formula vincente anche per insegnare al cane a giocare correttamente con i bambini: nella mia box puoi trovare tanti strumenti che ho ideato, realizzato e prodotto, per strutturare questi momenti di svago.
Giochi olfattivi, cacce al tesoro con i premi, bocconcini nascosti, la palla di Skyllipez, sono tutti buoni input per inventare nuovi momenti di socializzazione.
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I fondamentali di fido
Ci sono situazioni e momenti che sono di vitale importanza per il cane.
Amarlo significa garantirglieli e proteggerlo per lasciare in lui un senso di sicurezza che è la base per un comportamento tranquillo durante il giorno.
Il suo spazio, il momento della pappa, il momento del gioco, la passeggiata: sono i suoi fondamentali e noi dobbiamo sempre assicurarci che lui non debba rinunciarvici.
CIBO: se il cane sta mangiano non deve mai essere disturbato, se il bambino sta mangiando meglio sederlo al tavolo così fido non sarà tentato di strappargli il pane dalla mano. Non è aggressività, è istinto dell’animale: meglio quindi prevenire.
GIOCHI: sia quelli dei bambini, che quelli del cane vanno riposti in un luogo preciso. Non vanno mai sparsi in giro per la casa. Se fido continua a prendere quelli del bambino sta richiamando la nostra attenzione e la domanda da farsi sarà: come lo intrattengo durante il giorno?
SPAZIO: quando il cane riposa, non va in alcun modo disturbato. I bambini spesso e volentieri vanno nella cuccia, lo abbracciano, lo tormentano. Fido può spaventarsi e se in una fase di sonno profondo, mordere al risveglio.
PASSEGGIATA: dai 6 anni circa il bambino può iniziare a portare a spasso, per brevi tratti, il suo anomale. Come farlo è un’arte, per questo argomento ti rimando a questo articolo.
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GRUPPO SOCIALE: in generale abbiamo detto che è meglio non far interagire i bambini con gli animali degli altri, a maggior ragione se noi abbiamo il nostro in quel momento. L’interazione potrebbe scatenare gelosia e comportamenti inattesi.
La creatività salverà il mondo!
Per concludere vi invito ad usare la conoscenza del vostro cane e la creatività per creare momenti sereni e di gioco in famiglia; le attività da proporre sono tante e il bambino, crescendo, potrà fare sempre più cose.
La relazione con fido è un tesoro che ognuno di noi custodirà sempre nel suo cuore, rendiamola davvero speciale!
Se avete dubbi, io ci sono: per consigliarvi, aiutarvi, stimolare la vostra creatività.
A presto,
La Mamma Cinofila!